Gli ospedali del Trentino si stanno
lentamente riconvertendo: diminuiscono infatti i posti letto per
pazienti Covid ed i reparti stanno tornando al loro scopo
originario. Il primo dei sette sul territorio trentino, ha
spiegato il direttore generale dell'Azienda sanitaria
provinciale, Paolo Bordon, sarà quello di Cles. "La prossima
settimana avremo in quella sede 15 sedute operatorie
programmate, 10 per il team chirurgico di Trento e 5 per i
chirurghi ortopedici di Cles. Il secondo ospedale in fase di
riconversione - ha aggiunto Bordon - è quello di Rovereto, dove
da ieri abbiamo riconvertito i posti della chirurgica
specialistica e dell'ortopedia. Erano 49 posti tutti dedicati ai
malati Covid che piano piano torneranno, dalla prossima
settimana, alla gestione normale. Sempre su Rovereto verrà dato
spazio alle attività chirurgiche programmate di tipo
oncologico".
All'ospedale Santa Chiara di Trento, dal pomeriggio di ieri,
"la quarta rianimazione su cinque che avevamo aperto è di fatto
chiusa ed i 20 posti letto sono stati dismessi", ha proseguito
il numero uno dell'Apss trentina. L'ultimo ospedale coinvolto,
al momento, è quello di Villa Igea, sempre a Trento, una
struttura day hospital in cui, già da qualche tempo, si conduce
attività programmata di tipo senologico chirurgico.
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