Mancate entrate per 350-400 milioni
e tutto dipende dalla risposta del governo, ma servono 15 giorni
per capirne le intenzioni. Lo ha detto il presidente della
Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, incontrando le
minoranze di Pd, Patt, Futura e Movimento 5 stelle in consiglio
provinciale.
"Tenendo conto di questo mancato gettito andremo ad approvare
una legge di assestamento che anticiperemo tra maggio e giugno",
ha detto Fugatti. Le opposizioni sono critiche, perché
chiedevano una 'cabina di regia' a cui aderire alla messa a
punto di un provvedimento per affrontare l'emergenza. Il
provvedimento presentato dalla giunta provinciale alle minoranze
contiene risorse che oscillano tra i 120 e i 170 milioni di euro
provenienti dal bilancio in corso spostate da altri capitoli.
Alcuni di questi sono rifinanziabili in un medio periodo, altri
in un breve periodo e alcuni, come le opere pubbliche già
previste, sono trasformati in debito per una cifra che va dai 50
ai 70 milioni di euro.
Il presidente Fugatti è partito fornendo alcuni numeri.
"Tenendo conto di questo mancato gettito andremo ad approvare
una legge di assestamento che anticiperemo tra maggio e giugno",
ha detto. "I 430 milioni dell'accordo di Milano e del patto di
stabilità - ha aggiunto Fugatti - corrispondono casualmente alla
cifra che ci verrà a mancare e che ci servirà per operare le
manovre economiche. Accanto a questo, abbiamo chiesto al
ministro Boccia di immaginare una modifica della norma che
limita l'accesso al debito. Questi due aspetti saranno cruciali
per capire come possiamo procedere, perché le modalità con cui
affronteremo l'assestamento di bilancio e l'eventuale proseguo
di questo disegno di legge dipenderanno dalle risposte da parte
del ministro. Ovviamente l'auspicio è che la risposta da parte
del governo sia totale".
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