È un avvio soft quello della "fase
2" dell'emergenza coronavirus in Alto Adige. Anticipate di
qualche giorno alcune misure di allentamento, come l'uso della
bicilcetta per l'attività motoria, l'apertura dei cantieri o il
"take away" per le aziende di ristorazione, l'attenzione era
concentrata sulla tenuta dei trasporti.
"Nessun problema" segnalano dalla Sad, azienda che gestisce
numerose linee di trasporto pubblico extraurbano. Gli interni
degli autobus sono stati rimodulati per permettere di mantenere
le distanze di sicurezza viaggiatori. Nonostante ciò abbia
comportato la riduzione dei posti disponibili, nessuno è rimasto
a terra anche perché il servizio è tornato all'orario pieno dei
giorni lavoratori precendente l'emergenza sanitaria. Bisognerà,
invece, attendere qualche giorno per l'aumento dell'offerta
ferroviaria.
Aperti da giorni parchi, giardini pubblici e piste ciclabili,
a Bolzano ha riaperto anche il tradizionale mercato di Piazza
delle Erbe in pieno centro storico. Sono state, però,
posizionate delle transenne che consentono l'accesso alle
bancarelle solo in una direzione: si entra cioè da un lato della
piazza e si esce dall'altro.
L'attesa degli altoatesini è riposta, però, soprattutto,
nell'iter del disegno di legge con cui la Provincia di Bolzano
intende anticipare l'apertura di alcune attività rispetto al
resto del Paese.
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