Da domani è prevista una graduale
ripresa anche per la Giustizia in regione, ma lo svolgimento di
ogni attività, così come l'accesso ai servizi e il rilascio di
certificazioni e copie di atti sarà soggetto a speciali regole,
a limitazioni di orario e ad un ampio ricorso alle comunicazioni
telematiche e ai collegamenti da remoto anche per i processi.
Le misure resteranno in vigore fino al 31 luglio. Nel civile
la ripresa coinvolge la giustizia minorile, ma anche i
procedimenti in materia di tutela e amministrazione di sostegno,
quelli di separazione e divorzio e in generale le cause che
presentano carattere di urgenza; tutte le udienze, però,
dovranno svolgersi con collegamenti da remoto e nei casi
eccezionali in cui ciò non sia possibile si svolgeranno a porte
chiuse.
Videoconferenze anche nel penale, con alcune eccezioni nelle
quali, anche in questo settore, l'udienza si svolgerà senza la
partecipazione del pubblico; ampio ricorso ai collegamenti da
remoto è previsto pure per le indagini delle Procure e quando
non sia possibile gli atti non urgenti per i quali è necessaria
la presenza fisica di parti, consulenti o persone informate sui
fatti dovranno essere rinviati.
L'ingresso nelle sedi giudiziarie sarà consentito solo su
appuntamento da richiedere ad un call center centralizzato, le
visite avverranno ad orari distanziati e tutti gli accessi
saranno contingentati per evitare assembramenti all'interno;
sospesi tutti i lavori e le forniture non urgenti e previsto
sempre il controllo della temperatura.
"L'obiettivo - sottolineano il presidente della Corte
d'Appello Gloria Servetti e il procuratore generale Giovanni
Ilarda - è stato quello di consentire una graduale ripresa,
ritenendola indispensabile per le parti, i professionisti, la
sicurezza sociale e l'intero sistema economico e produttivo, ma
senza per questo abbassare l'attenzione e il livello degli
accorgimenti che sono stati sino ad ora adottati per ridurre il
rischio di contagi".
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