Ha raggiunto le 6.000 firme la
petizione popolare depositata questa mattina a palazzo Trentini,
sede del Consiglio provinciale di Trento. Il documento
consegnato al presidente, Walter Kaswalder, guarda al prossimo
anno scolastico ed educativo, chiedendo di non permettere la
preminenza assoluta delle misure di precauzione sanitaria
rispetto alle esigenze psichiche dei cittadini più piccoli.
La prima firmataria - Chiara Agostini, insegnante di Valle
Laghi - ha spiegato cosa si chiede alla Provincia autonoma: la
creazione di un tavolo di lavoro, che coinvolga il comitato
stesso ed esperti in pedagogia; l'avvio di progetti sperimentali
sulla base di un patto di corresponsabilità scuola-famiglia; la
concessione di piena autonomia agli Istituti comprensivi circa
l'avvio di sperimentazioni di nuovi paradigmi educativi con il
benessere del bambino al centro, in una visione che preveda
anche il rapporto con la natura quale fonte di apprendimento. Si
chiede un riscontro entro il 30 giugno prossimo e sul punto il
presidente Kaswalder ha assicurato che assegnerà la petizione
alla V Commissione consiliare.
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