La società Bbt Se per la galleria
di base del Brennero risponde alla Corte dei Conti Europea in
merito ai rilievi sui costi di costruzione e afferma che "i
chiarimenti forniti da Bbt Se sono rimasti inascoltati". "I
costi di costruzione, riportati nella relazione della Corte dei
Conti Europea (4,5 mrd di Euro), si riferiscono ad una
valutazione del progetto preliminare del 2002, basato su poche
indagini geognostiche, senza comprendere i costi degli
interventi stabiliti nell'ambito delle Valutazioni di Impatto
Ambientale, nonché dell'adeguamento normativo; non includeva,
tra l'altro, i costi dell'attrezzaggio ferroviario e della
successiva messa in esercizio, né la previsione dei rischi",
così Bbt Se in una nota.
"Il progetto definitivo della galleria di base del Brennero,
valorizzato su base prezzi 2006, sottoposto a Valutazione di
Impatto Ambientale (VIA) e all'approvazione delle Autorità
Nazionali competenti, nel 2009, presentava un costo totale pari
a circa 6,9 mrd di Euro. Bbt Se ha revisionato i costi totali
dell'opera per l'ultima volta nel 2018. Tenendo conto delle
differenti prescrizioni nazionali per il calcolo della
previsione dei rischi e dell'adeguamento monetario preventivo
(adeguamento all'inflazione) sono stati considerati nei piani
finanziari nazionali 9,3 miliardi di euro in Austria e 8,3
miliardi di euro in Italia (vedasi Rahmenplan in Austria e
delibere Cipe in Italia). Anche in questo ambito la Corte dei
Conti Europea non ha approfondito l'argomento, non tenendo conto
nella propria relazione delle differenti normative nazionali",
così Bbt Se.
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