L'Unità operativa di
neurochirurgia dell'ospedale di Trento ha impiantato nei giorni
scorsi, nel corso di un intervento di stimolazione cerebrale
profonda, meglio nota come Deep Brain Stimulation, uno
stimolatore in grado di registrare l'attività di un gruppo di
neuroni profondi, cioè i nuclei della base, coinvolti nella
malattia di Parkinson. L'ospedale Santa Chiara è stato il primo
centro in Triveneto a effettuare questo tipo di impianto di
ultima generazione. La novità tecnologica è rappresentata dalla
possibilità, unica al momento, non solo di erogare stimoli
elettrici ma anche di acquisire segnali cerebrali (Local Field
Potential, in gergo tecnico) e di correlarli allo stato clinico
del paziente per migliorare la scelta degli aggiustamenti
terapeutici.
L'intervento è stato molto ben tollerato dalla paziente che
è tornata alla sua vita normale dopo pochi giorni e potrà
beneficiare dei risultati della registrazione dell'attività dei
nuclei profondi del cervello nell'ottimizzazione del suo
percorso terapeutico. Questo tipo di impianto viene effettuato
dalle unità operative di Neurochirurgia e Neurologia di Trento
ormai da due anni e completa l'offerta terapeutica per i malati
di Parkinson del Trentino-Alto Adige che possono trovare in
provincia di Trento tutte le opzioni di trattamento per la
malattia.
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