Un 23enne residente di provincia di
Caserta è stato denunciato per aver truffato, usando la carta
Postepay della madre, una donna di 33 anni residente nel campo
nomadi di via del Ponte a Trento, dove vivono da anni alcune
famiglie italiane di origine sinti. La donna, consultando
internet, ha individuato un sito web in cui sono state
reclamizzate polizze assicurative a prezzi molto vantaggiosi.
Attirata dai prezzi vantaggiosi la donna ha preso contatti, via
whatsapp, per la stipula delle polizze.
Tra acquirente e venditore, dopo un fitto scambio di
messaggi, è stato pattuito il prezzo del premio assicurativo in
340 euro all'anno: la vittima ha così ricaricato dell'importo la
Postepay indicata come mezzo di pagamento. Nei giorni successivi
la donna è stata fermata per un controllo da una pattuglia della
Polizia Stradale che le ha sequestrato l'auto perché priva di
polizza assicurativa. In quel frangente la vittima si è resa
conto di essere stata truffata ed è andata in Questura per
sporgere denuncia. Il ragazzo di 23 anni è stato individuato
grazie agli accertamenti bancari che hanno localizzato i
prelievi dalla Postepay tutti da Atm in località San Cipriano
d'Aversa, in provincia di Caserta. La Polizia ha verificato che
sulla carta, nell'ultimo anno, sono transitati più di 5.000
euro, con ricariche effettuate da più parti d'Italia.
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