La Giunta provinciale mette mano
alla legge Gilmozzi sulle seconde case per incentivare la
creazione di alloggi per vacanza, esclusivamente però attraverso
cambio d'uso e ristrutturazione, sfruttando anche abitazioni in
disuso. In sostanza non è ammesso consumo del suolo e nuova
costruzione, ma chi vorrà - compatibilmente con una serie di
parametri fissati dalla legge del 2005 e dai singoli Comuni -
potrà chiedere il passaggio da residenza ordinaria a residenza
per tempo libero e vacanze. Con ulteriori condizioni:
l'intervento dovrà essere interessato da una riqualificazione
energetica, architettonica e paesaggistica e non può riguardare
edifici realizzati in corrispondenza di aree vincolate a prima
abitazione. Questo, in sintesi, il contenuto dell'emendamento
presentato dalla maggioranza - a prima firma Maurizio Fugatti -
alla legge provinciale di assestamento di bilancio.
"Alla luce degli avvenimenti legati alla pandemia e alle
modifiche che essa ha indotto anche sul modello di ricettività -
spiega il vicepresidente della Provincia e assessore Mario
Tonina - viene richiesta una maggiore disponibilità di
appartamenti per le vacanze, e va tenuto inoltre conto delle
esigenze di riqualificare sotto il profilo architettonico ed
energetico il patrimonio immobiliare esistente mediante
interventi di ristrutturazione che possano assicurare anche
ricadute territoriali sotto il profilo economico".
L'emendamento prevede inoltre una ricognizione rispetto alle
due tipologie fissate dalla legge del 2005 - alloggi per
residenza ordinaria e alloggi per residenza per tempo libero e
vacanze - attraverso gli strumenti di programmazione urbanistica
delle nuove amministrazioni comunali
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