Un robot sanificatore, capace di
muoversi in modo autonomo, di evitare gli ostacoli, di
monitorare la presenza di persone e di fare interventi mirati
sulle superfici più manipolate (come le maniglie). È il
prototipo sviluppato da un gruppo di ricerca dell'Università di
Trento e da una start-up di ex-studenti. Dopo un test
preliminare nei corridoi del Polo Ferrari a Povo - informa
l'Università di Trento in una nota - ora sono in corso attività
di affinamento e messa a punto che ne permetteranno una
sperimentazione completa e realistica nelle ore notturne di
chiusura.
Il robot si chiama Drp-H1 (che sta per Dolomiti robotics
platform health line 1) e durante la fase di perlustrazione, che
avviene nelle ore diurne, naviga autonomamente registrando la
presenza di esseri umani e misurando la loro distanza media.
Nella fase di disinfezione il robot nebulizza disinfettante
negli ambienti aperti e si sofferma su maniglie e superfici
particolarmente esposte al contatto con le mani.
La macchina - sviluppata in collaborazione con Dolomiti
Robotics, una start-up fondata da un gruppo di ex-studenti di
UniTrento con il patrocinio dell'ateneo - è dotata di moduli di
localizzazione e mapping, di navigazione in ambiente con esseri
umani e di controllo della traiettoria. L'obiettivo è una
disinfezione selettiva di vasti ambienti pubblici come gli spazi
comuni dei dipartimenti universitari. Al termine della
sperimentazione in corso sarà possibile capirne meglio le
possibili applicazioni e fare delle stime su tempi e costi per
una sua disponibilità sul mercato.
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