Decontribuzione per il lavoro
femminile, accesso al credito per imprese in rosa, incentivi per
il rientro al lavoro delle neo-mamme, formazione digitale.
Queste le idee della ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, su
come spendere i soldi del Recovery Fund. La ministra ha
incontrato stamane al centro Kaire, a Trento, i candidati di
Italia Viva, insieme alla senatrice Donatella Conzatti, e il
candidato del centrosinistra al Comune di Trento, Franco
Ianeselli.
"Le donne che lavorano non tolgono qualcosa agli uomini,
anzi, non ci sono diritti contrapposti. Producono Pil e pagano
le tasse, sono una risorsa per tutto il Paese. Dobbiamo trovare
strumenti specifici evitando modelli a scomparto e senza
trattare separatamente il tema familiare, il tema di genere:
questo non ha funzionato ed essere considerate a metá é stato
lacerante. Con il Family Act ridiamo alle donne possibilitá di
esserci nella loro completezza, è una legge complessiva di
investimento", ha detto.
Riguardo alla scarsità di donne candidate, anche in
Trentino, Bonetti ha detto: "Ho in mente una proposta, a tutto
l'arco parlamentare, per tutelare la presenza delle donne nelle
istituzioni. Intanto é stata sanata la grave situazione della
Puglia, dove abbiamo imposto la doppia preferenza di genere.
Dobbiamo però anche cambiare i tempi della politica: pretendere,
ad esempio, che non ci siano più riunioni fino alle 3 di notte
perché così si costringono le donne a scegliere. E serve un
maggiore protagonismo maschile nella gestione familiare", ha
concluso Bonetti.
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