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Resti soldato della Grande Guerra a 2.900 metri in Trentino

Resti soldato della Grande Guerra a 2.900 metri in Trentino

Trovati da un escursionista avvolti in una bandiera italiana

TRENTO, 31 agosto 2020, 18:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con ogni probabilità appartengono ad un soldato della Grande Guerra i resti ossei avvolti in una bandiera italiana rinvenuti da un escursionista sulla cima del Cornicciolo di Presena, in Trentino. Si tratta di un cranio ed un femore che affioravano dal terreno a circa 2.900 metri di altitudine, in prossimità della vetta della montagna che durante la Grande Guerra fu teatro di scontri asprissimi fra soldati italiani e austroungarici. L'escursionista, dopo aver posto al riparo dalle intemperie i resti e segnalato la loro presenza in modo evidente con una croce di legno, ha avvisato la Soprintendenza provinciale per i beni culturali.
    A seguito di nulla osta da parte delle autorità, i resti sono stati trasferiti presso il laboratorio di restauro della Soprintendenza, in attesa delle analisi di un anatomopatologo, che avverranno nelle prossime settimane. Sulle montagne trentine sono circa uno o due all'anno i ritrovamenti dei resti di soldati morti durante la Grande Guerra, ed è molto difficile risalire all'identità. Anche in questo caso, nonostante la bandiera italiana che avvolgeva i resti - peraltro una bandiera recente, il che fa pensare ad un ritrovamento precedente non segnalato alle autorità - non è ancora possibile stabilire a quale esercito appartenesse il soldato.
   

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