Sono 53 i casi positivi riscontrati
oggi dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari in Trentino
e 30 di questi sono collegati direttamente o indirettamente ai
focolai nella filiera della lavorazione della carne. Gli altri
positivi, come già avvenuto nei giorni scorsi, dipendono invece
da rientri da altre regioni o stati o altre casistiche
particolari ed isolate. La situazione del primo focolaio legato
all'attività di lavorazione della carne è pertanto la seguente:
su circa 140 addetti i contagiati sono 114, rispetto ai numeri
di ieri, altri 6 nuovi casi. Le indagini epidemiologiche
dell'Apss hanno preso in esame anche l'incidenza del contagio
rispetto alle singole mansioni ed è risultata una percentuale
molto alta (90%) nelle attività che vanno dalla disossatura alla
macellazione al facchinaggio, mentre fra gli autisti il problema
è sensibilmente più contenuto (25%).
L'indagine è stata estesa anche ai gruppi familiari: fra i
conviventi, al momento sono stati riscontrati 16 positivi, fra
cui alcuni bambini, tutti asintomatici o sintomi lievissimi.
In una seconda ditta della medesima filiera sono stati
rinvenuti 3 soggetti positivi a fronte dei 100 tamponi mirati
eseguiti tanto che l'Azienda sanitaria confida di poter
classificare come scongiurato il rischio che divampasse un
secondo focolaio. Per sicurezza tuttavia nei prossimi giorni
saranno i eseguiti tamponi anche ad un secondo cerchio di
contatti.
Sono invece una decina i casi positivi emersi da una terza
realtà produttiva, dove la notte scorsa è stata effettuata la
sanificazione straordinaria dei locali e dei macchinari.
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