Nel secondo trimestre di quest'anno
il valore delle esportazioni trentine è stato pari a 741 milioni
di euro, facendo registrare una contrazione tendenziale del
27,7% (-285 milioni rispetto a aprile-giugno 2019).
Lo rileva, in base ai dati Istat, l'Ufficio studi e ricerche
della Camera di Commercio di Trento che parla di "un calo
consistente, ma in linea con le anticipazioni fornite
dall'indagine sulla congiuntura della Camera di Commercio, ed è
sicuramente da ricondurre in massima parte all'impatto negativo
sulla produttività e sulla domanda di beni provocato dalle
misure di contenimento al diffondersi della pandemia".
Nel periodo aprile-giugno 2020 l'interscambio commerciale con
i Paesi extra-Ue è diminuito del 25%, mentre quello con i Paesi
dell'Unione europea ha subìto una contrazione pari al 29,2%. Per
la provincia di Trento, l'Unione europea si conferma essere la
principale direttrice per l'interscambio di merci con l'estero,
avendo assorbito nel secondo trimestre il 63,9% delle
esportazioni complessive. Tutti gli interscambi con i principali
partner commerciali hanno registrato flessioni superiori al 20%.
Rimane comunque invariata la classifica dei Paesi con cui la
provincia ha maggiori interessi economici, che vede al primo
posto la Germania (17,2% dell'export complessivo), seguita dagli
Stati Uniti (12,7%) e dalla Francia (8,9%).
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