E' stato estradato in Italia un
collaboratore del leader dell'organizzazione terroristica
sunnita Ansar Al Islam. Karim Rahim Twana, conosciuto come
Makwan, condannato a 9 anni di carcere ed è colpevole - assieme
al Mullah Krekar (FOTO) - di aver costituito una propria
organizzazione terroristica di matrice curdo-sunnita, denominata
'Rawti Shax', dotata di ramificazioni operative e organizzative
transnazionali sotto forma di cellule presenti in Italia (i cui
componenti sono già stati condannati in via definitiva), in
Norvegia, in Germania, in Inghilterra, in Svizzera, in Grecia,
in Finlandia e in Iraq. Il gruppo aveva tra i propri scopi
l'invio di foreign fighters nelle zone di conflitto tra Iraq e
Siria; la partecipazione al jihad su scala globale;
l'instaurazione nel Kurdistan iracheno di un califfato regolato
dalla legge coranica (sharia); la realizzazione di atti di
intimidazione nei confronti di diversi governi occidentali,
attraverso la costituzione di cellule dormienti disseminate in
tutta Europa. L'estradizione di Makwan - frutto dell'esito di
un'operazione congiunta dell'Arma dei Carabinieri e del Servizio
per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione
Centrale della Polizia Criminale - è avvenuta dopo che la Corte
d'Assise di Bolzano ha condannato per "associazione con finalità
di terrorismo anche internazionale" in tutto sei cittadini di
origine curdo-irachena, emettendo contestualmente una ordinanza
di custodia cautelare nei loro confronti, condanna confermata
dalla Corte d'Assise d'Appello di Trento (sezione distaccata di
Bolzano) nel luglio 2020 nei confronti di 5 imputati. In
particolare, tre degli imputati risultano residenti in Norvegia,
mentre i rimanenti tre si trovano residenti in Gran Bretagna,
uno dei quali detenuto in quanto riconosciuto come membro
effettivo dello Stato Islamico. Makwan verrà trasferito presso
la Casa circondariale individuata dall'Autorità Giudiziaria
competente, in attesa di proseguire l'iter processuale
instaurato nei suoi confronti di fronte alla Corte d'Assise di
Bolzano.
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