E' di oltre 5 milioni di euro il
valore stimato di società, immobili, auto, macchine da cantiere,
attrezzature e conti correnti sequestrati dalla Guardia di
finanza di Trento nell'ambito dell'operazione 'Perfido' sulla
presenza della 'ndrangheta in Trentino nel settore porfido.
Indagini patrimoniali delle Fiamme Gialle sono state condotte
nei confronti di 148 tra persone fisiche e giuridiche
riconducibili alla 'ndrangheta operativa in Trentino con
ramificazioni economiche anche nelle province di Padova, Verona,
Roma e Reggio Calabria.
Le indagini, avviate nel 2018 su delega della Procura
distrettuale di Trento, si sono focalizzate sulla ricostruzione
delle ramificazioni economiche della 'ndrangheta insediatasi in
provincia di Trento che, nel tempo - secondo gli inquirenti - è
riuscita ad infiltrarsi nell'economia legale, assumendo il
controllo di alcune aziende operanti nel Distretto del porfido e
delle pietre trentine, per poi estendere i propri interessi
anche in altri settori quali il trasporto merci, il noleggio di
macchine e attrezzature edili, fino ad arrivare all'allevamento
di bestiame.
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