La pandemia fa assumere ancora maggior significato alla commemorazione dei defunti. "Una commemorazione che proprio quest'anno non può mancare. Non potrà essere come sempre, ma se sapremo applicare con rispetto, responsabilità e buonsenso tutte le regole, potremo ricordare degnamente i nostri defunti", sottolinea il vescovo della diocesi di Bolzano e Bressanone Ivo Muser. La diocesi ha inviato una circolare a tutte le parrocchie in cui si raccomanda tra l'altro ai partecipanti di non cambiare di posto durante la celebrazione, di attenersi a tutte le misure previste per la sicurezza e il servizio d'ordine.
"Ognissanti e la Giornata dei defunti acquistano un significato particolare a causa del coronavirus: durante il lockdown in molti non hanno potuto prendere commiato dai loro familiari e dalle persone a loro vicine. Per questo proprio quest'anno la commemorazione dei defunti non può mancare", rimarca il vescovo Ivo Muser nell'imminenza delle celebrazione del primo e del 2 novembre.
In vista delle cerimonie in memoria dei defunti, per quanto riguarda l'aspetto liturgico-sacramentale la Diocesi comunica che al momento restano invariate tutte le misure anti-Covid finora contenute nei vari protocolli di sicurezza. Con riserva di eventuali modifiche dovute all'evolversi della situazione, si ricorda che le misure di sicurezza che i partecipanti devono osservare in chiesa (protezione per bocca e naso, distanza interpersonale di sicurezza di almeno 1 metro durante la celebrazione e di almeno 1,5 metri all'entrata e all'uscita, uso dei dispositivi igienizzanti) valgono anche per le celebrazioni all'aperto, quindi anche al cimitero. Durante la celebrazione della commemorazione dei defunti, le persone presenti non devono effettuare cambi di posto, ma restare al proprio posto dall'inizio alla fine della celebrazione. A seconda della situazione locale, la celebrazione può aver luogo interamente nel cimitero o in chiesa.
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