Il Trentino chiede al Governo che
il nuovo dpcm preveda che sia l'incide Rt dei singoli territori
(che indica il tasso di trasmissibilità del virus) a determinare
la ratio dei provvedimenti restrittivi delle Regioni. La
richiesta è stata fatta nel corso della conferenza Stato-Regioni
dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio
Fugatti. "Avevo posto il principio secondo cui oltre un certo
livello si applicano queste regole già una decina di giorni fa
assieme ad alcuni governatori. Ma, stabilito un livello di
contagio di allerta, ci vogliono regole certe e omogenee, perché
il dato dipende dal numero di tamponi che vengono eseguiti e non
in tutte le situazioni questo avviene nello stesso modo",
commenta Fugatti.
In Trentino, spiega il direttore del Dipartimento
prevenzione dell'Azienda sanitaria, Antonio Ferro, "la
percentuale dei sintomatici positivi rispetto agli asintomatici
è oggi è al 65%, ma abbiamo ancora una fetta di asintomatici che
troviamo e quindi significa che il contact tracing è ancora
valido".
Sulla scuola Fugatti auspica che il dpcm del Governo sia
flessibile: "Abbiamo investito molte risorse, così anche sui
trasporti pubblici, quindi auspichiamo che venga tenuto conto
della capacità organizzativa. Dopodiché, se il Governo decide
per Napoli quello che varrà per Rovereto (in Trentino, ndr)
vedremo il da farsi". Il presidente ha quindi confemato che da
qualche giorno è già operativo, e lo sarà in modo più esteso da
martedì, un servizio di presidio alle fermate degli autubus in
concomitanza con gli ingressi e le uscite degli studenti delle
superiori da scuola: un momento in cui si creano assembramenti e
le regole di distanziamento e di uso delle mascherina vengono
spesso disattese. Per questo, anche grazie alla collaborazione
con le cooperative sociali, ci sarà del personale dedicato a
gestire la situazione e garantire un corretto accesso ai mezzo
pubblici ed il rispetto delle regole.
In merito all'ordinanza trentina impugnata dal Governo che
consente tra l'altro orari più elastici per bar e ristoranti,
Fugatti ha spiegato che in caso, probabile, di un nuovo dpcm del
Governo atteso nelle prossime ore, il provvedimento " viene
oggettivamente a cadere".
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