Una ventina di lavoratori del mondo
delle palestre, studenti e professionisti delle Scienze motorie
e diplomati Ised, si sono ritrovati a Trento, in piazza Duomo, e
in contemporanea in altre 15 piazze italiane, per manifestare
contro l'ultimo dpcm del governo Conte che, dicono, "lede il
diritto di lavoro degli oltre 80.000 professionisti del
settore".
I manifestanti chiedono ristori per le attività costrette a
chiudere e anche, laddove possibile, di poter continuare a
insegnare e ad accompagnare le persone in attività riabilitative
e di esercizio.
Il referente dell'iniziativa, Luca Degasperi, spiega:
"Manifestiamo in forma pacifica principalmente perché, in un
momento particolare come questo, attività motoria ed esercizio
fisico dovrebbero essere fondamentali per la prevenzione e il
benessere della persona. Siamo basiti da queste scelte di
chiusura totale e indiscriminata, considerate le tante
possibilità che si potrebbero offrire per fare esercizio fisico
in generale, nel rispetto delle norme di prevenzione". Degasperi
ricorda inoltre che "come laureati in Scienze motorie non
abbiamo alcun riconoscimento a livello statale rispetto al
nostro lavoro: a tutt'oggi non abbiamo un codice Ateco dedicato,
non abbiamo un sindacato, nulla a cui poterci appoggiare come
professionisti del settore".
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