I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa del Trentino hanno organizzato nella mattina di oggi un presidio davanti all'ospedale Santa Chiara di Trento per chiedere all'amministrazione provinciale di assicurare risorse adeguate a garantire la sicurezza del personale sanitario impegnato nel contrastare la pandemia, stabilizzare gli operatori precari e valorizzare le professioni sanitarie attraverso il rinnovo del contratto.
L'iniziativa, inserita all'interno di una mobilitazione iniziata nei mesi scorsi, intendeva richiamare l'attenzione della Giunta provinciale sull'opportunità di avviare un confronto comune sul futuro della sanità a livello locale.
"Al di là degli annunci, registriamo ancora posizioni politiche lontane dalla realtà dei lavoratori. E' ora di smettere di dire che il Trentino è in una situazione migliore rispetto a quella del resto d'Italia, perché non è vero. Ora la politica deve coinvolgerci e incontrarci, per dare un futuro al sistema sanitario provinciale", ha detto Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp.
Secondo quanto specificato dagli esponenti sindacali, le richieste di miglioramento contrattuale riguardano i circa 7.000 dipendenti dell'Azienda sanitaria, i 4.000 delle Rsa e i 3.000 dei servizi socio assistenziali, oltre al personale della Protezione civile.
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