Lo screening di massa, che si è
svolto lo scorso fine settimana in Alto Adige, ha visto la forte
partecipazione dell'"esercito" di volontari. In Provincia di
Bolzano operano infatti 18 mila vigili del fuoco volontari
(13.000 'attivi'), ai quali si aggiungono 3.600 volontari della
Croce Bianca. Oltre il 4% di tutti gli altoatesini, bambini e
anziani inclusi, sono attivi in una delle due organizzazioni di
soccorso.
"La struttura capillare dei vigili del fuoco è unica in
Italia", fa presente il loro presidente Wolfram Gapp.
Praticamente in ogni paese si trova una caserma, che
complessivamente sono 306. "Chi negli anni passati metteva in
discussione l'utilità di una tale macchina organizzativa, dopo
la tempesta Vaia e il caos neve dello scorso novembre si è
ricreduto", ricorda Gapp. "Il valore dei vigili del fuoco
volontari - fa presente - è inestimabile, perché si tratta di
gente formata che conosce benissimo il proprio territorio e
eventuali punti nevralgici. Un'organizzazione centralizzata non
potrebbe mai garantire questo".
Durante lo screening di massa circa 4 mila pompieri volontari
sono stati coinvolti nell'allestimento dei presidi, il
rifornimento dalla sede centrale della protezione civile
altoatesina con tutto il materiale necessario per i test rapidi
ed infine anche per il servizio d'ordine.
Un importante contributo è stato fornito anche dalla Croce
Bianca. "Disponiamo di 3600 volontari e 450 soccorritori
dipendenti", spiega la presidente dell'organizzazione di
soccorso Barbara Siri. "I giorni feriali vengono coperti dal
personale dipendente, mentre tutti i turni notturni e festivi
vengono svolti dai volontari", aggiunge. La Croce Bianca è
presente su tutto il territorio altoatesino con 32 stazioni.
Durante lo screening di massa ogni giorno 350 volontari della
Croce Bianca sono stati impegnati nei presidi.
Allo screening di massa hanno assistito degli osservatori
austriaci dove il 5 dicembre inizieranno test a tappeto. Anche
l'Austria ha una capillare presenza di soccorritori volontari.
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