I consumatori trentini si dicono
pessimisti sul futuro, considerano la propria situazione
patrimoniale lievemente peggiorata e si dicono poco propensi a
effettuare investimenti o l'acquisto di beni durevoli nei
prossimi dodici mesi.
Il dato emerge dalla prima indagine sulla fiducia dei
consumatori della Camera di commercio di Trento, effettuata in
collaborazione con Ispat sulla base di un campione di 700
intervistati. A quanto emerso, l'indice di fiducia è diminuito
di 20,1 punti in Trentino, a fronte di una media nazionale del
20,4 e di una media del Triveneto pari a 17,3.
Per il 46,5% degli intervistati la situazione economica
provinciale è peggiorata, mentre oltre il 51% prevede un
peggioramento nel 2021 e un aumento della disoccupazione. Il 45%
pensa dei ridurre le spese per i beni durevoli, mentre il 90%
non intende acquistare auto o immobili il prossimo anno.
Per quanto riguarda il bilancio familiare, tre nuclei su
quattro rileva una situazione stabile, mentre per il 55% le
entrate permettono appena di far quadrare le spese famigliari,
il 7,7% fa affidamento sui propri risparmi, mentre il 2% è
ricorso all'indebitamento.
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