"E se in questo Natale particolare
provassimo a diffondere il contagio del bene e della speranza?
Con gesti di gentilezza che aiutano a vivere e con parole che ci
infondano coraggio": inizia così la lettera di Natale che il
vescovo di Bolzano e Bressanone, Ivo Muser, indirizza alla
comunità nell'imminenza del 25 dicembre.
Oltre riconoscere il valore delle parole buone e dei gesti
concreti, Muser confida che questo Natale possa donare vicinanza
a chi ha più bisogno ("cerchiamo di scoprire il volto di Gesù
nel viso di donne e uomini sofferenti: pensare a chi ha meno di
noi è un aspetto fondamentale di umanità e giustizia. Il nostro
vaccino si chiama solidarietà") e che sia un Natale nel segno
del cambiamento ("ci spinge a interrogarci sui meccanismi del
sistema economico e delle relazioni sociali: riconosciamo che in
questi dieci mesi il mondo è profondamente cambiato, proviamo a
festeggiare un Natale 2020 più semplice e sobrio, e quindi più
vero e più bello").
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