Bar, ristoranti e negozi chiusi, alberghi aperti, ma solo gli ospiti che pernottano possono usufruire dei loro servizi; libertà di movimento in tutto l'Alto Adige; coprifuoco dalle 22 alle 5; è consentito festeggiare con nonni, genitori, figli e partner, ma con una forte raccomandazione a mantenere basso il numero di persone. E' quanto prevede l'ordinanza firmata in serata dal governatore altoatesino Arno Kompatscher. "Abbiamo deciso - afferma - di affidarci alla responsabilità personale della popolazione dell'Alto Adige lasciando un po' più di libertà di movimento, ma con un appello a non abusarne per le visite a casa".
"Mostriamo solidarietà e comunità soprattutto a Natale, limitiamo i contatti, indossiamo la mascherina, teniamoci a distanza e facciamo attenzione all'igiene delle mani" sottolinea il presidente Kompatscher. Con l'ordinanza contingibile ed urgente n. 76, in vigore dalla vigilia di Natale all'Epifania, la Provincia adotta misure proprie rispetto alle norme statali in materia di contenimento del contagio da coronavirus. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha firmato l'ordinanza questo lunedì sera, 21 dicembre. L'ordinanza prevede che bar e ristoranti restino chiusi. Allo stesso modo sono chiusi gli esercizi commerciali (con eccezioni definite tramite codice Ateco, ad esempio supermercati, negozi di alimentari, nonché negozi al dettaglio che vendono prodotti di uso quotidiano, farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie) e i servizi alla persona, ad eccezione di lavanderie, servizi funebri, parrucchieri e barbieri. Sono disponibili il servizio di asporto (fino alle 20.00) e il servizio di consegna a domicilio (fino alle 22.00). La libertà di movimento rimane in vigore in tutta la Provincia durante il giorno. Dalle 22.00 alle 5.00 vige il divieto di lasciare la propria abitazione, tranne che per motivi di lavoro e di salute e per necessità urgenti con un'autodichiarazione che può essere presentata anche in loco in caso di controllo. Le strutture ricettive rimarranno aperte, ma solo gli ospiti che pernottano possono usufruire dei loro servizi. È consentito festeggiare nella cerchia dei parenti più stretti (nonni, genitori, figli, partner). Tuttavia, si raccomanda espressamente di mantenere basso il numero di persone in uno stesso luogo. Il numero di persone esterne al nucleo familiare che possono visitarlo è fissato in due nell'ordinanza, in analogia alle norme statali. Non sono consentite feste ed eventi all'aperto, in residenze private o in strutture ricettive. Nelle strutture ricettive, gli spazi comuni devono essere chiusi alle 23.00. Le scuole superiori e le scuole professionali avranno il 75 per cento di frequenza a partire dal 7 gennaio. L'ordinanza prevede inoltre che, a partire dal 7 gennaio, le attività scolastiche e didattiche nelle scuole superiori e nelle scuole professionali siano impartite in presenza di un massimo del 75 per cento degli studenti.
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