Ecco in dettaglio la classificazione
di rischio contenuta nella bozza dell'Istituto Superiore di
Sanità.
Alto per 4 regioni, Pa/Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria;
rischio moderato per 11 regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia
Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Pa/Trento,
Puglia, Valle d'Aosta e Veneto. In 5 regioni classificate a
rischio moderato viene segnalata alta probabilità di
progressione a rischio alto (Lazio, Marche, Molise, PA/Trento e
Valle d'Aosta). Sei le regioni classificate a rischio basso:
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana. La
classificazione del rischio viene stilata considerando, tra
l'altro, l'incidenza per 100mila abitanti, nuovi casi segnalati
nella settimana, il trend settimanale con i focolai (se in
aumento o diminuzione), stima Rt puntuale, esistenza di zone
rosse, valutazione della probabilità e di impatto, allerte sulla
resilienza dei servizi sanitari territoriali.
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