Dolomiti Superski archivia la
stagione invernale 2020-2021 che non è mai decollata. "Le
perdite oscillano tra il 90-95% del fatturato per chi opera sia
d'inverno che d'estate e del 100% per chi ha una vocazione
puramente invernale, tenendo presente che nel nostro settore i
costi incomprimibile sono del 72%", spiega Andy Varallo,
presidente del consorzio sciistico. A questo punto Dolomiti
Superski punta già sulla stagione estiva che nel 2020,
nonostante la pandemia, aveva dato buoni risultati.
Il primo Dpcm del governo Draghi prolunga la chiusura degli
impianti di risalita e il divieto di utilizzo degli stessi da
parte degli sciatori amatoriali, fino al 6 aprile . "Dopo
l'Immacolata, Natale, Capodanno e Carnevale, ora viene a mancare
anche la Pasqua, ultima ricorrenza della stagione invernale in
cui la pratica dello sci poteva essere combinata con qualche
giorno di vacanza", fa presente Varallo. Dolomiti Superski con i
suoi comprensori sciistici affiliati, ne prende atto e rinuncia
a una apertura per pochi giorni dopo il 6 aprile. Il consorzio
guarda però con fiducia verso la stagione estiva. "In tempi di
Covid la montagna garantisce ampi spazi e speriamo, grazie ai
vaccini, di riabbracciare anche la clientela internazionale e di
ridare ottimismo agli operatori".
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