Aveva chiesto il reddito di
cittadinanza ma il suo stile di vita e le spese sostenute
risultavano incompatibili sia con il beneficio che con lo
stipendio normalmente percepito come collaboratore scolastico.
Così, un uomo di 57 anni, a seguito di una serie di controlli da
parte della Guardia di Finanza di Trento, è stato beccato con
oltre un chilo di cocaina in casa e 3.000 euro in contanti e,
per questo, è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di
spaccio. Tutto ha avuto inizio nei mesi scorsi, a seguito di un
controllo per la verifica della correttezza dei dati inseriti
per la richiesta del reddito di cittadinanza. I finanzieri
avevano notato una serie di elementi che, oltre a portare alla
revoca del beneficio, indicavano una capacità di spesa non
propriamente compatibile con lo stipendio percepito. Venerdì
scorso, dopo un pedinamento e un prolungato appostamento nei
pressi l'istituto dove l'uomo presta assistenza come
collaboratore scolastico, i finanzieri, dopo aver atteso che
questi terminasse il turno di servizio, hanno effettuato un
controllo. Nel corso dell'identificazione, i cani antidroga
Apiol e Gabriel, hanno subito puntato alla tasca dei pantaloni
del sospettato che, sentendosi incalzato, ha cercato di disfarsi
di 5 involucri con 60 grammi di cocaina purissima. Con la
successiva perquisizione domiciliare è stato poi scoperto il
resto: un panetto da circa 1 chilo di cocaina purissima, circa
100 grammi di sostanza da taglio, qualche grammo di Mdma e circa
3.000 euro in contanti. La moglie, 47 anni, ha provato a
lanciare dal balcone una scatola in latta contenente altre 3
dosi di cocaina, ma senza successo. La droga, che avrebbe
consentito di preparare oltre 1.000 dosi ed avrebbe potuto
fruttare, sul mercato illecito, oltre 400.000 euro, è stata
sequestrata mentre il collaboratore scolastico è stato
immediatamente arrestato e condotto nel carcere di Spini di
Gardolo, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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