"Attendiamo le risposte del
premier Draghi che ieri ha parlato di possibilità di riaprire,
visti i numeri di oggi, anche se ancora non ufficiali, che
seguono il trend dei giorni scorsi. Non abbiamo picchi di
crescita del contagio e l'Rt è 0,8, costante rispetto alla
settimana scorsa, e l'incidenza è a 130, in calo. I dati sono
buoni quindi crediamo che nella valutazione del Governo il
nostro territorio possa essere compreso nelle zone gialle. Lo
dobbiamo alle tante categorie che sono ancora ferme". Lo ha
detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio
Fugatti, nel corso di una video conferenza, dove sono stati
diffusi anche alcuni dati sulla situazione del contagio nelle
ultime ore: i positivi sono 107 (57 individuati attraverso 1.597
tamponi molecolari e 50 con 886 rapidi). In terapia intensiva
ci sono 43 pazienti (3 in meno di ieri) e i ricoveri complessivi
negli ospedali sono 189 (ieri erano 203).
Rispondendo ad una domanda su una eventuale ordinanza
provinciale che anticipi le aperture, Fugatti ha precisato che
ci sarebbe "un grosso rischio di impugnativa e sarebbe anche una
presa in giro per gli stessi operatori economici. Riteniamo che
la pressione istituzionale sul Governo sia la scelta migliore e
nei prossimi giorni, se si aprisse uno spazio per potersi
inserire, lo faremo come abbiamo sempre fatto in passato".
Fugatti ha quindi ringraziato il presidente della Conferenza
Stato-Regioni, Stefano Bonaccini, "con cui c'è stata una forte
collaborazione. Ha fatto un ottimo lavoro e anche l'autonomia
trentina lo ringrazia per questo. Il prossimo presidente sarà
probabilmente Massimiliano Fedriga che, ritengo, continuerà su
una posizione unitaria delle Regioni".
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