L'Alto Adige insiste per tornare
in zona gialla dalla seconda metà di aprile. "Non siamo quelli
che vogliono riaprire e basta, ma siamo quelli che vogliono
farlo in sicurezza", ha detto il presidente della Provincia di
Bolzano, Arno Kompatscher, al termine della seduta di giunta che
ha ribadito la richiesta al governo di poter applicare le misure
della zona gialla.
"Lo chiediamo sulla base della situazione epidemiologica e di
quella vaccinale - ha sottolineato ancora il presidente
altoatesino - siamo tra le regioni più avanti nella vaccinazione
degli ultraottantenni, stiamo vaccinando le persone con più di
70 anni e già stiamo invitando quelle con più di 65 anni".
Centrale nella strategia altoatesina per tornare in giallo al
più presto è, poi, il piano di screening che prosegue. "Mentre
si procede con i vaccini, non ci si può limitare a chiudere -
spiega Kompatscher - fare tamponi e fondamentale. Si parla tanto
del miracolo Madrid, ma lì cosa è stato fatto? Test rapidi
ovunque, anche nelle scuole. Questa è la strategia vincente per
tenere aperte determinate attività".
Al governo, però, la Provincia di Bolzano chiede anche
"maggiore chiarezza e facilitazioni sullo svolgimento dei test":
"C'è bisogno - dice ancora Kompatscher - di semplificare i
percorsi, sia per l'adozione dei test in autosomministrazione,
sia per la distribuzione dei test ai cittadini, sia per il
sostegno al nostro progetto di screening nelle scuole".
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