L'indagine primaverile del
Barometro dell'economia dell'Istituto di ricerca economica della
Camera di commercio di Bolzano certifica la situazione di grande
criticità in cui versa il commercio altoatesino. Per la maggior
parte delle branche non si intravede alcun miglioramento
rispetto allo scorso anno, date le restrizioni necessarie per
contrastare l'epidemia e la cancellazione della stagione
turistica invernale.
Nel commercio altoatesino il clima di fiducia rimane
estremamente modesto. La seconda ondata pandemica e il mancato
avvio della stagione turistica invernale hanno portato un nuovo
calo dei fatturati a partire dagli ultimi mesi dello scorso
anno. Per novembre e dicembre si stima che la contrazione del
volume d'affari sia stata nell'ordine del 15 percento. Le
perdite più rilevanti hanno interessato le branche che
maggiormente lavoravano con il settore turistico, come i
grossisti di alimentari e il comparto dell'abbigliamento, nonché
il commercio ambulante per via delle restrizioni che hanno
colpito le attività dei mercati. Resta in difficoltà anche il
commercio di veicoli, in parte a causa della generale riduzione
degli investimenti in tutti i settori dell'economia. Nel
complesso, il 29 percento dei grossisti e un terzo dei
dettaglianti e degli operatori e operatrici del commercio e
della riparazione di veicoli valutano negativamente la
redditività conseguita nel 2020.
Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl
Ebner sottolinea l'importanza della campagna di vaccinazione:
"Bisogna utilizzare tutte le risorse disponibili per immunizzare
la popolazione locale contro il virus entro l'estate. In questo
modo si potranno evitare ulteriori chiusure degli esercizi al
dettaglio e garantire una ripresa dei consumi."
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