Il lockdown la scorsa primavera
non ha causato un boom, come qualcuno forse poteva immaginare,
ma addirittura un crollo delle nascite, soprattutto nei paesi
più colpiti, come l'Italia e la Spagna. La pandemia ha infatti
portato a un significativo calo del tasso di natalità in molti
paesi. Lo conferma uno studio del demografo austriaco Tomas
Sobotka dell'Accademia delle scienze (Oeaw).
In nessuno degli oltre 30 paesi esaminati in tutto il mondo i
tassi di natalità sono aumentati nove mesi dopo lo scoppio della
pandemia fino all'inizio del 2021, in alcuni casi si sono
verificati cali significativi. La Spagna registra un crollo del
-20%, mentre in Italia il calo è stato invece del -8%, secondo
l'ultimo dato disponibile a novembre 2020. In entrambi i paesi,
le nascite erano in calo anche prima della pandemia, ma di certo
non in questa misura. Sobotka e il suo team stanno sviluppando
un database sulle tendenze della fertilità nel mondo. Per lo
studio con la partecipazione del Max Planck Institute for
Demographic Research di Rostock e del Wittgenstein Center for
Demography and Global Human Capital di Vienna, sono stati
valutati i dati di nascita in tutto il mondo, inclusi 15 paesi
dell'Ue, nonché Svizzera, Stati Uniti, Russia, Corea del Sud,
Taiwan, Norvegia e Ucraina.
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