A causa del braccio di ferro tra
la Provincia di Bolzano e l'ormai ex gestore Sad da domani si
fermano il famoso trenino del Renon, come anche la funivia del
Renon e la funicolare della Mendola. Le tre linea passano
infatti a una gestione in-house, ma fino alla decisione del
Consiglio di Stato di Roma sul ricorso urgente presentato da Sad
attesa per venerdì, sarà previsto un servizio di autobus
sostitutivo.
"Oggi - comunica la Provincia - terminano definitivamente le
concessioni rilasciate dalla Provincia di Bolzano alla Sad Spa.
Dal 1991 tali concessioni normano l'esercizio della funivia del
Renon, della ferrovia a scartamento ridotto del Renon e della
funicolare della Mendola. L'immediata ricognizione della
situazione da parte della Provincia ha dato come esito il fatto
che l'affidamento dei servizi alla propria società in-house Sta
è la soluzione più economica ed efficiente".
"La concessione, a suo tempo affidata senza gara a Sad,
un'azienda privata, è stata prorogata più volte. Come pubblica
amministrazione abbiamo il dovere, in conformità con il diritto
europeo e nazionale, di affidare il servizio a una struttura
provinciale o metterla in gara. La Giunta provinciale ha scelto
- dopo un'attenta ricognizione tecnica e legale - di adottare la
soluzione in-house", ha detto l'assessore provinciale per la
mobilità Daniel Alfreider. L'obiettivo dell'intervento
provinciale è quello di "continuare a garantire il servizio alla
cittadinanza sulla Mendola e sul Renon".
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