Si chiama [lamikelin], è un museo
senza pareti, immaginato sulle fondamenta dell'ex stabilimento
Michelin di Trento, inaugurato in corso del Lavoro e della
Scienza e nella lobby del Muse - Museo delle Scienze di Trento,
con una visita guidata alle tracce emerse dei reparti, descritti
dagli ex dipendenti della fabbrica.
Si tratta della più recente evoluzione del progetto che Anna
Scalfi Eghenter dal 2013 ha rivolto alla Michelin di Trento, con
la sostanziale collaborazione dei protagonisti del progetto, gli
ex dipendenti e i loro parenti, nella maggior parte associati al
Gami della sezione di Trento.
L'orientamento dello spazio del museo è dato dal
posizionamento di strisce adesive verdi in corrispondenza
dell'originale perimetro dello stabilimento. Tracce emerse
larghe come i muri portanti, applicate sul marciapiede in corso
del Lavoro e della Scienza, nelle misure concesse dai
regolamenti e in collaborazione con l'Ufficio strade del Comune
di Trento. E sul pavimento della lobby, grazie al sostegno al
progetto da parte del Muse e del suo direttore Michele
Lanzinger. Su ogni striscia è evidenziata la dicitura dello
specifico reparto che ne era delimitato. I racconti di vissuto,
i documenti e i ricordi di lavoro - sottolinea Scalfi Eghenter -
affioreranno nel quartiere come la distesa di tulipani del
progetto artistico Fiori dalla Fabbrica, che ha visto la
cittadinanza coltivare il simbolo dello stabilimento sul terreno
dove sorgeva.
Oltre alle visite guidate, gli eventi, la collezione, il
settore dell'educativa, l'archivio, in questo caso però al
visitatore è data anche la possibilità di partecipare nella
costruzione dei contenuti. Quest'anno come 'visiting curator'
del museo, è invitato il gruppo curatoriale a.titolo di Torino.
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