Si avvia a conclusione la fase
pilota, durata tre anni, del progetto "Sogni e vai" di Croce
Bianca e Caritas diocesana di Bolzano-Bressanone, che ha
permesso a tanti malati terminali di esaudire un ultimo
desiderio.
"L'ambulanza di 'Sogni e vai' ha dato spazio a gesti di
grande umanità anche in un momento, come quello della pandemia,
che richiedeva estrema cautela per via dell'elevato rischio di
infezione", sottolineano il direttore della Caritas, Paolo
Valente, ed il direttore della Croce Bianca, Ivo Bonamico.
"Sogni e vai" ha compiuto il suo primo viaggio il primo
gennaio 2017. "Inizialmente erano possibili solo viaggi della
durata complessiva di una giornata, ma adesso sono possibili, in
casi giustificati, anche itinerari più lunghi", dice Priska
Gasser, membro del cda della Croce Bianca. Quest'anno,
l'equipaggio di "Sogni e vai" ha portato persone gravemente
malate a Palermo, in Toscana e persino in Romania (3.230
chilometri).
Visti i buoni risultati raggiunti, la collaborazione
continuerà. A rendere unico il progetto è soprattutto la
sinergia fra i paramedici e volontari della Croce Bianca ed il
personale e i volontari del servizio Hospice della Caritas, che
permette l'unione di diverse competenze: la professionalità
legata al trasporto in ambulanza e l'empatia necessaria per
accompagnare la difficile fase vissuta dai passeggeri e dai loro
familiari. In questi tre anni, "Sogni e vai" ha esaudito 116
desideri percorrendo un totale di 36.866 chilometri.
Sono circa 40 i volontari, sia della Croce Bianca che del
servizio Hospice, che hanno ricevuto una formazione specifica
per questo compito. I viaggi dei desideri di "Sogni e vai" sono
gratuiti e si rivolgono ai malati gravi e ai rispettivi
familiari. Il progetto viene finanziato grazie ai fondi delle
due organizzazioni ed alle donazioni.
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