"Questa è una storia di violenze,
di superstizioni ancestrali, e ancora di violenze. È anche una
storia di emigrazione involontaria, qualcosa di prossimo alla
deportazione. È, infine, la storia della riacquisizione del
proprio vero nome: reclamato, reimparato". Joy Ehikioya è la
protagonista di questa storia di 'riscatto': ha soltanto 23 anni
ma la sua forza e la sua determinazione le hanno permesso di
lasciare la Nigeria, dove era stata rapita e violentata perché
albina e usata per un rituale, e ora di tornare alla vita. Joy è
infatti la prima studentessa del Progetto accoglienza
richiedenti asilo e rifugiati promosso dall'Università di Trento
a raggiungere questo importante traguardo. La giovane ha
conseguito la laurea triennale in Comparative European and
International legal studies, un percorso di studi nuovo che la
Facoltà di Giurisprudenza offre interamente in lingua inglese.
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