"Questa è stata un'estate
particolarmente difficile per me, anche in considerazione delle
gare importarmi in programma. È andato tutto storto, e sono
arrivato alle Olimpiadi cercando di gareggiare al meglio, anche
se il mio stato di forma non era ottimale. Esco da questi giochi
cresciuto: ho capito quanto conta la testa in una gara". Così il
nuotatore Gregorio Paltrinieri, confrontandosi con Massimiliano
Rosolino al Festival dello sport di Trento.
"A Tokyo sono sono arrivato male è depresso - racconta il
nuotatore, che ha contratto la mononucleosi un mese prima
dell'inizio dei giochi olimpici. - Fino agli europei ero nelle
condizioni migliori, poi, quest'estate, mi sono allenato per un
mese senza trovare un appiglio a cui sostenermi, i medici mi
dicevano che non potevo neppure nuotare. Sugli 800 metri ho
capito che potevo ancora farcela, anche se è stata dura. Mi sono
messo in discussione, ed è data bene".
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