Nasce il progetto "Il banco vuoto"
grazie alla collaborazione tra scuola cattolica - in particolare
l'Arcivescovile di Trento e Rovereto e La Vela (Rovereto) - e il
Tribunale per i minorenni.
L'obiettivo è sensibilizzare ragazzi e adolescenti, ma anche
insegnanti e genitori, ai temi della legalità, della
cittadinanza attiva e della mediazione dei conflitti sociali;
conoscere le Istituzioni e le leggi che garantiscono
diritti/doveri dei minori, aumentare la consapevolezza dei
fattori che agiscono da antidoto alla criminalità minorile; far
riconoscere ai ragazzi il fenomeno del cyber-bullismo e i
pericoli della rete.
Le trasformazioni sociali degli ultimi decenni con
un'oggettiva fragilità relazionale, lo scorretto utilizzo o
l'abuso delle nuove tecnologie e le difficoltà di comunicazione
tra le generazioni con adulti e agenzie educative - sempre meno
preparati ad affrontare il disorientamento esistenziale e a
contenere eventuali condotte trasgressive di ragazzi e giovani -
stanno alla base del progetto "Il banco vuoto", è stato detto
nel corso della presentazione all'Arcivescovile di Trento. Il
simbolico "banco vuoto" è un richiamo al possibile disagio
vissuto da un minorenne, nei casi più estremi in ragione di un
reato o di un allontanamento che lo porterebbe a lasciare la
scuola.
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