All'urlo di "No Green Pass" e "Noi
siamo liberi" più di un migliaio di persone hanno manifestato,
in modo disciplinato, nel pomeriggio a Bolzano davanti alla sede
della Giunta e del Consiglio provinciale. Le persone provenienti
da tutta la provincia hanno portato tanti cartelloni bianchi con
la scritta "No Green Pass". Diversi i cartelloni e gli
striscioni che inneggiavano alla libertà e alla morte della
democrazia. La manifestazioni è iniziata con un corteo, in cui è
stato portato una bara a simboleggare la morte della democrazia
e della libertà.
Ad organizzare la manifestazione è stato un privato, un
insegnante di fitness di Glorenza, Bernhard Pircher, che sui
social si è espresso contro le regole imposte e a favore di
un'azione di protesta. I lavoratori dei diversi settori hanno
portato sulle scale del Consiglio provinciale i simboli del loro
lavoro che, vista la situazione, non possono più esercitare. C'è
chi ha portato un elemetto, chi una motosega, chi una tazzina e
vari indumenti di lavoro.
Non erano presenti rappresentanti della politica che anzi
sono stati duramenti criticati per il loro assenso alle nuove
regole. Vari manifestanti hanno preso la parola, parlando fra
l'altro di "morti ammazzati dai vaccini e di statistiche
falsificate".
Ha preso la parola anche l'ex comandante degli Schützen
altoatesini, Jürgen Wirth an der Lahn, che ha espresso il suo
"rispetto per chi si è fatto vaccinare per convinzione", ma ha
criticato duramente i politici. Wirth an der Lahn, famoso per il
suo rap che gli è costato la poltrona di comandante dei cappelli
piumati, ha fatto applaudire i presenti all'urlo di "libertà".
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