In Alto Adige il previsto aumento
della richiesta di tamponi antigenici a seguito dell'entrata in
vigore dell'obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro c'è stato
ed anche consistente. Forse, però, non quanto si poteva
presumere, tenendo conto che si calcola che tra i lavoratori
altoatesini siano quasi 40 mila quelli non vaccinati. In totale,
i tamponi effettuati dal 15 ottobre (in realtà dal giorno prima
perché i dati vengono pubblicati 24 ore dopo) ad oggi, sono
54.290 contro i 26.695 degli stessi giorni della settimana
precedente quando l'obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro
non era in vigore. Tenendo conto anche che una parte di quei
test sono stati richiesti per esigenze diverse dal lavoro e,
soprattutto, considerando che la certificazione così ottenuta ha
una validità di 48 ore, i conti non sembrano tornare.
Il primo exploit si è registrato alla vigilia dell'entrata in
vigore dell'obbligo: secondo quanto riferito dall'Azienda
sanitaria dell'Alto Adige venerdì 15 ottobre, i tamponi
antigenici effettuati nelle 24 ore precedenti sono stati 13.598
(una settimana prima erano 4.479). Più o meno la stessa cifra -
13.816 - è contenuta nel bollettino Covid di sabato 16 ottobre
(la settimana precedente erano 8.821). La richiesta di tamponi,
com'è comprensibile, cala il giorno successivo ed il bollettino
di domenica 17 ottobre, sempre riferito alle 24 ore precedenti,
parla di 6.562 test (una settimana prima erano 4.951). Un po' a
sorpresa, considerato l'inizio della settimana lavorativa, il
numero tamponi effettuati è in calo anche il giorno dopo: lunedì
18 ottobre il bollettino riporta la cifra di 5.549 test
(comunque molti di più rispetto alla settimana precedente quando
erano stati 1.003). Arriviamo, quindi, all'ultimo dato
disponibile reso noto oggi, martedì 19 ottobre: i test
antigenici sono stati 14.765, circa il doppio della settimana
precedente quando erano stati 7.441.
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