"Ci vediamo alla Fontana delle
rane". Generazioni di bolzanini si sono dati appuntamento con
viaggiatori davanti alla stazione ferroviaria, nei pressi di
questo simboli della città capoluogo. Ora, la giunta provinciale
di Bolzano, su intervento dell'assessora ai beni culturali,
Maria Hochgruber Kuenzer, ha disposto il vincolo diretto di
tutela storico-artistica per la Fontana delle rane, in piazza
Stazione a Bolzano. La Fontana delle rane, che sorge nel parco
Berloffa di fronte alla stazione ferroviaria di Bolzano,
costruita nel 1929 e completamente distrutta da una bomba il 29
marzo 1944, venne ricostruita in una forma leggermente diversa
nel 1955, con la collaborazione degli stessi autori iniziali,
Ignaz Gabloner e Francesco Rossi. La richiesta di sottoporre la
fontana a vincolo di tutela come bene di interesse culturale era
stata presentata dal Comune di Bolzano alla Soprintendenza ai
beni culturali.
Il vincolo ora disposto dalla Giunta sarà in vigore dopo la
pubblicazione della relativa delibera nel Bollettino Ufficiale
della Regione. Il Comune di Bolzano ha già fatto predisporre un
progetto per il restauro della fontana. L'opera è composta da un
grande catino con un bordo angolare al centro del quale poggia
un piccolo bacino a forma di ciotola collocata su un piedistallo
quadrato. Al centro di questa zona rialzata c'è un gruppo
stilizzato di 9 anfore (tre per lato e una nel mezzo), dal cui
centro esce un getto d'acqua che raggiunge l'altezza di un metro
prima di ricadere nella vasca. Un tempo arrivava fino a una
decina di metri. Dalle 12 rane di bronzo, disposte in quattro
gruppi da tre sul bordo del grande bacino, partono altrettanti
getti d'acqua nella ciotola sopraelevata, da cui poi l'acqua
scende tutt'intorno creando una sorta di velo uniforme. La rana
nella mitologia simboleggia il legame con la terra.
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