In questo autunno 2021 il clima di
fiducia dei lavoratori dipendenti altoatesini è buono.
Nonostante ciò, l'economia altoatesina nell'anno in corso non
raggiungerà ancora i livelli pre-crisi . Questo è quanto emerge
dal "Barometro" dell'Istituto per la promozione del lavoratori
(Ipl-Afi) dell'autunno 2021.
Le prospettive economiche per il 2022 rimangono buone, con
una crescita attesa del Pil pari al +3,9%. Il numero di persone
disoccupate dovrebbe rimanere ai livelli attuali. La stragrande
maggioranza dei lavoratori dipendenti non vede a rischio il
proprio posto di lavoro. "Gli scenari più cupi, come quello di
una disoccupazione di massa o di un'ondata di fallimenti
aziendali, non si sono avverati ed è un dato a cui si guarda ora
con particolare soddisfazione", asserisce il Direttore Ipl
Stefan Perini.
L'Italia è la sorpresa positiva della prima metà dell'anno.
Nel 1° semestre 2021 la ripresa congiunturale è stata
particolarmente forte. Il deficit pubblico ed il debito pubblico
sono rimasti al di sotto dei livelli stimati in origine.
L'economia altoatesina nel 2021 non riuscirà a raggiungere le
performance pre-crisi (2019), ma è sulla strada giusta. A
gravare sul bilancio è un avvio dell'anno tutt'altro che felice:
terzo lockdown e stagione turistica invernale cancellata. Ecco
alcune cifre relative al bilancio intermedio: Il numero di
occupati dipendenti risulta del -0,3% al di sotto del livello
del 2020 e del -3,3% al di sotto del livello pre-crisi (2019).
Il tasso di occupazione si attesta al 71,3%, dunque, anche in
questo caso, dipiù di 2 punti percentuali al di sotto del
livello pre-crisi. Il tasso di disoccupazione si attesta al
3,5%. Letteralmente esploso, nel 1° semestre 2021, è, invece, il
commercio estero: le esportazioni segnano un +26,7%, le
importazioni un +25,0%.
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