Il fatturato dei pubblici
esercizi del Trentino è diminuito, in media, di 32 punti
percentuali tra il 2017 e il 2021. Il dato, riferito ai primi 9
mesi, è stato presentato nella sede di Confcommercio
dall'Associazione dei pubblici esercizi del Trentino che oggi
tiene in presenza la prima assemblea annuale post pandemia.
Marcello Condini, segretario dell'Associazione, ha illustrato
alcuni dati raccolti nel corso dei due anni di pandemia. La
nati-mortalità delle imprese del settore ha segno negativo, con
una perdita di circa 100 unità su un totale, attuale, di 1320.
Le chiusure e le limitazioni legate alla pandemia si sono
riflesse sul fatturato: considerati i primi 9 mesi dell'anno a
partire dal 2017, fatto 100 il fatturato medio del campione di
aziende considerato, nel 2018 e nel 2019 avevano registrato una
crescita rispettivamente dell'8,75% e del 2,39%. Il calo nel
2020 è stato del 23,17%, mentre il 2021 ha segnato un -20,82%.
In provincia di Trento - ha detto Condini - le aziende sembrano
essere riuscite a contenere gli effetti negativi: in Trentino 12
imprese su 100 non hanno avuto alcun decremento di fatturato,
per 70 su 100 vi è stata una riduzione fino al 50%, mentre solo
18 hanno registrato cali superiori al 50%. Per l'Italia questi
valori sono sensibilmente diversi: 5 imprese non hanno avuto
alcun calo, 36 hanno avuto un calo fino al 50% mentre 59 aziende
su 100 in Italia hanno subito nel 2020 un calo del fatturato
maggiore del 50% rispetto all'anno precedente.
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