Nel 2019 Trento ha adottato il Piano
Regolatore generale che ha stabilito il consumo zero del suolo,
comprendendo la circonvallazione ferroviaria per i treni merci,
l'interramento della linea ferroviaria storica e un sistema di
collegamento rapido tra nord e sud e la stazione ipogea.
"Parliamo di oltre mille giorni di lavori per un importo di
circa 960 milioni, con risorse in buona parte derivanti dal
Pnrr" spiega al Sole24Ore il sindaco Franco Ianeselli.
Nei parametri considerati da Legambiente, Trento è al quinto
posto per minore dispersione della rete idrica; al sesto per la
raccolta differenziata, al secondo per il verde urbano (metri
quadrati per abitante), e all'ottavo per il ricorso a
fotovoltaico e solare (potenza installata su edifici pubblici).
"E' una città di cerniera con l'area tedesca, un fattore che
rende più facile confrontarsi con buone pratiche a livello
europeo - dice il sindaco -. Il resto è merito di un senso
civico molto pronunciato, senza il quale alcuni risultati non
sarebbero possibili". In tempi di emergenza climatica, i
risultati della gestione ambientale dei comuni "diventano una
chiave per una rinnovata attrazione di un turismo attento a
queste tematiche, ma possono essere anche la chiave per
stimolare una nuova forma di residenza. L'epidemia ci ha
insegnato che si può lavorare ed essere connessi ovunque, e a
quel punto si può scegliere una città pulita, che garantisce
spazi verdi e una alta qualità della vita".
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