Dopo la denuncia di 38 genitori di
scolari altoatesini, il giudice per le indagini preliminari
Emilio Schönsberg ha stabilito che l'ordinanza del presidente
della Provincia del 19 marzo 2021 riguardante gli screening
nelle scuole non era illecita, poiché le misure adottate erano
state suggerite dall'Azienza Sanitaria e confermate dal
Ministero alla Salute.
Inoltre - informa la Provincia in una nota - il gip ha
stabilito che non vi è stato alcun dolo, dal momento che in
primo piano c'era la sicurezza e non l'intenzione malevola di
escludere qualcuno dalle lezioni in presenza. Il gip Schönsberg
ha accolto le argomentazioni del presidente Kompatscher, difeso
dall'avvocato Alessandro Melchionda, considerandole dunque
motivate.
Kompatscher aveva emesso un'ordinanza secondo cui "dal 7
aprile 2021 e fino al termine del progetto sperimentale avviato
dall'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige per il monitoraggio della
diffusione dell'infezione da Sars-Cov-2 nella popolazione
scolastica altoatesina, si potranno avvalere della didattica in
presenza esclusivamente gli alunni e le alunne che si
sottoporranno allo screening. Per gli alunni e le alunne che non
parteciperanno al suddetto programma di monitoraggio e testing
le attività didattiche e scolastiche proseguiranno in modalità
di didattica digitale integrata". A seguito dell'entrata in
vigore dell'ordinanza, alcuni genitori avevano accusato il
presidente della Provincia della situazione e presentato un
esposto contro di lui. La Procura aveva chiesto l'archiviazione
del procedimento, richiesta contro cui i genitori avevano
presentato opposizione.
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