La nuova Bermat GT-Pista, la
prima sport car "Made in Trentino", nel laboratorio di
prototipazione ProM Facility del Polo Meccatronica a Rovereto,
sarà presentata in anteprima il 17 dicembre al Museo dell'Auto
di Torino. Alla versione "pista" seguiranno, nel 2022, le
varianti stradali: endotermica ed elettrica. La nuova sport car
ha una carrozzeria in fibra di carbonio, porte ad ali di
gabbiano, cambio sequenziale a 6 rapporti e un'accelerazione da
0 a 100 km/h in 4 secondi. Parte degli interni, in particolare i
componenti di snodo della colonna dello sterzo, le ciglia per i
fari, le maniglie, i loghi e le scritte, sono stati tutti
stampati in 3D. L'auto è stata costruita con il supporto di JAS
Motorsport e il design dello Studio torinese Camal.
Bermat è stata fondata nel 2015 da Matteo Bertazzolo che,
dopo essere rimasto senza lavoro in seguito alla crisi dei mutui
del 2008, ha ceduto "all'attrazione fatale per i motori che
avevo fin da bambino". Nata in seno all'acceleratore Industrio
Ventures e insediata in Polo Meccatronica, la startup, divenuta
ormai Pmi innovativa, ha chiuso con successo due campagne di
equity crowdfunding sostenute da Trentino Sviluppo, società di
sistema della Provincia autonoma di Trento in veste di
finanziatore istituzionale, e oggi conta su importanti
investimenti da parte di Invitalia e di altri investitori
privati che hanno permesso di portare il team di lavoro a
quattro persone. "Il nostro progetto più recente - spiega
Bertezzolo - è un telaio micro modulare brevettato a livello
internazionale che permette di ottimizzare il progetto
realizzativo di auto sportive biposto, personalizzabili a 360
gradi".
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