Fillea Cgil e Filca Cisl si
costituiscono parte civile nel processo Perfido. Oggi, nel corso
dell'udienza davanti al gip di Trento che riguarda tre dei
diciotto imputanti che hanno scelto un rito alternativo, le
sigle sindacali con il pieno appoggio delle confederazioni hanno
presentato formale richiesta. Altrettanto - annuncia una nota
unitaria - verrà fatto il prossimo 13 gennaio quando si aprirà
il processo in Corte d'Assise. "Dalle indagini sono emersi e
sono documentati empiricamente molteplici episodi di gravissimo
sfruttamento, violenze, minacce ai danni di almeno 13 lavoratori
- spiegano Sandra Ferrari con Giampaolo Mastrogiuseppe per
Fillea e Fabrizio Bignotti con Filca -. Un quadro sconcertante
di fronte al quale i nostri sindacati non possono restare
indifferenti. È nostro dovere tutelare i diritti dei lavoratori.
In questo caso questi diritti sono stati calpestati ed è
fondamentale prendere posizione. Ci auguriamo che altrettanto
facciano oggi e a gennaio la Provincia di Trento e le
amministrazioni comunali coinvolte. Non farlo equivarrebbe a
voltare lo sguardo da un'altra parte e di fronte ad episodi di
criminalità come quelli documentati non è ammissibile. Non
dobbiamo cedere in alcun modo alle infiltrazioni della malavita
organizzata sul nostro territorio. Di più dobbiamo contrastarla
anche con prese di posizioni nette che non lasciano spazio ad
ambiguità alcuna".
La Procura della Repubblica ha documentato più episodi di
minacce, violenze fisiche, ricatti e salari non pagati o pagati
in minima parte. Gli imputati avrebbero approfittato della
situazione di debolezza in cui si trovavano i lavoratori
vessandoli. Si tratta di lavoratori stranieri, che spesso non
conoscevano la lingua italiana e che vivevano in una situazione
economicamente precaria.
"Prendiamo posizione in coerenza con il valore della legalità e
contrasto alla criminalità sanciti dagli statuti delle nostre
organizzazioni", concludono i sindacalisti
Riproduzione riservata © Copyright ANSA