Per la prima volta in Veneto sono
stati individuati due casi di doppio contagio da variante Delta
e Omicron. Lo scorso 3 gennaio l'Istituto Zooprofilattico
Sperimentale delle Venezie (IZSVe) di Legnaro ha ricevuto dai
laboratori di microbiologia delle Ulss e delle Aziende
ospedaliere del Veneto e di Trento 316 campioni. Tra questi,
sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti
Delta e Omicron. I campioni sono rispettivamente appartenenti a
un paziente residente in provincia di Padova e uno in provincia
di Trento.
"Effettivamente nel sequenziamento si trovano sia le
mutazioni della variante Delta che quelle della Omicron - spiega
all'ANSA Antonia Ricci, direttore generale dello Zooprofilattico
- ma questo non è dovuto alla presenza di una nuova variante
bensì alla presenza contemporanea sia della Delta che della
Omicron". Ricci precisa inoltre che la co presenza delle due
varianti non deve spaventare. "L'infezione non risulta essere
più grave - chiarisce - di quello che farebbe singolarmente ogni
variante".
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