La Digos di Trento, su mandato
della procura di Trento e in collaborazione con il Dipartimento
di prevenzione del Ministero e la Polizia scientifica, ha
eseguito tre ordinanze nei confronti di altrettanti anarchici.
Nel primo caso è stata notificata in carcere una ulteriore
misura cautelare nei confronti di Juan Antonio Sorroche,
spagnolo di 45 anni, ritenuto responsabile dell'attentato con
finalità terroristiche al tribunale di sorveglianza di Trento
del gennaio 2014. In quella circostanza - come avvenuto alla
sede della Lega di Villorba, in provincia di Treviso, dove
Sorroche viene collegato ad un identico gesto dinamitardo - il
45enne aveva utilizzato una bombola del gas rinchiusa in una
pentola a pressione, fatta detonare nottetempo.
La seconda misura cautelare sono gli arresti domiciliari per
un 50enne roveretano noto esponente del mondo anarchico trentino
a cui viene contestata l'estorsione per il tentativo di
incursione in diretta radiofonica nella sede dell'emittente
Radio80 a Rovereto il 15 aprile 2020 per poter leggere un
comunicato sulla condizione carceraria. La terza misura, un
obbligo di dimora, riguarda una donna che avrebbe favorito la
latitanza di Sorroche, fornendo anche documenti falsi e appoggio
logistico.
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