Nei giorni scorsi la Polizia di
Stato, nell'ambito dell'indagine denominata "Operazione gemini"
condotta dalla Procura di Trento, ha dato esecuzione ad oltre 70
sequestri di patenti di guida ottenute illecitamente da
cittadini di nazionalità ghanese e nigeriana. Sono stati tutti
denunciati per aver ottenuto l'abilitazione alla guida mediante
l'inganno del funzionario della Motorizzazione civile, facendosi
sostituire da loro connazionali dai tratti somatici simili. Ora
dovranno rispondere di sostituzione di persona, uso di atto
falso e induzione in errore del pubblico ufficiale designato
agli esami.
L'attività d'indagine, iniziata dalla Sezione Polizia
Stradale nell'aprile del 2020 e sviluppata per oltre un anno con
perquisizioni domiciliari nel nord d'Italia, ha consentito di
sequestrare anche materiale informatico che ha poi permesso di
proseguire l'attività investigativa. È stato infatti scoperto
che il fenomeno è pratica diffusa ed estesa a livello nazionale.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, sarebbero infatti
diversi i i casi di cittadini extracomunitari, i quali, al fine
di ottenere il titolo abilitativo alla guida italiano, anziché
sostenere di persona gli esami previsti, si facevano sostituire
illegittimamente da connazionali con tratti somatici simili e
adeguatamente preparati per superare le prove obbligatorie per
il rilascio della patente.
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