Dopo due anni di stop forzato
causato dalla pandemia torna a Riva del Garda, in Trentino,
dall'8 al 10 aprile, l'appuntamento con il concorso bandistico
internazionale "Flicorno d'oro", organizzato dall'omonima
associazione e dal Corpo bandistico Riva del Garda. Sono 19 le
bande in gara provenienti da sei nazioni. Numeri completamente
diversi rispetto alle passate edizioni ma comunque un segnale
importante di un lento ritorno alla normalità che si è voluto
dare con l'organizzazione stessa del concorso. Per il terzo anno
la direzione artistica porta la firma di Marco Somadossi,
docente e compositore.
Punto di forza della competizione - fra gli appuntamenti
più prestigiosi e riconosciuti per la realtà bandistica in
Europa - è da sempre è la prestigiosa giuria a chiamata a
giudicare le bande in gara. Quest'anno ritorna a Riva del Garda
nella veste di presidente il maestro olandese Hardy Mertens,
docente al Conservatorio di Tilburg. Insieme a lui i maestri
Torgny Hanson (Svezia), Otto M. Schwarz (Austria), Franco
Arrigoni (Italia), Miro Saje (Slovenia), Thomas Trachsel
(Svizzera) e Alessandro Celardi (Italia).
Sono previste 5 categorie, differenziate in base al grado di
difficoltà, che dovranno eseguire due brani. Particolarmente
significativo risulta il brano d'obbligo della categoria
Eccellenza, "Requiem for a future war" del compositore olandese
Hardy Mertens: una chiara e netta lettura del tema della guerra.
Parallelamente al concorso è previsto un ricco programma di
incontri e di momenti d'approfondimento dedicati ai vari aspetti
della tematica bandistica.
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